lunedì 2 giugno 2008

Letizia e la matematica


Trascorsi diversi anni mi è un po’ difficile tornare a rispolverare i ricordi tra i banchi di scuola e raccontare com’è stato il mio rapporto con la matematica. Il professor Lariccia dandoci le indicazioni per svolgere questa prima prova ha fatto aprire tanti cassettini della mia memoria .Per ricordare facilmente ho avuto l’idea di andare in una stanza dove conservo da tanti anni tutti i miei libri e quaderni di tutto il mio percorso scolastico così ho trovato il mio quaderno di matematica e devo dire che ha suscitato in me una certa emozione.


Il mio primo cassetto si apre al ricordo del mio primo unico maestro di scuola elementare ,mi sembra di tornare indietro e stare seduta tra i banchi ,alzare lo sguardo in alto per vederlo,sì era alto e magro, la sua voce risuonava tra le mura dell’aula e la sua presenza faceva azzittire noi otto piccoli studenti. Un ricordo piacevole che mi torna alla mente è “la bancarella del fruttivendolo “ trasformatoci in fruttivendoli alle prese con frutta e verdura e clienti alle prese con sacchetti di spesa: tutto questo per insegnarci peso lordo, peso netto e tara. Un ricordo noioso è lo studio delle tabelline , non era certo il mio forte posso dire che odiavo studiarle e tremavo quando il maestro ci interrogava. Ricordo diverse attività piacevoli, come i
raggruppamenti : raggruppa, cambia e registra,poi ricordo le tabelle e i blocchi, e cosa che mi è rimasta in mente è l’abaco con le palline nere e rosse. Era un maestro severo e esigente e noi alunni ne siamo stati sempre spaventati, non ha lasciato in me tantissimo ma nonostante tutto ancora oggi ogni tanto ci sentiamo.
Passata alla scuola media sono venute fuori tutte le mie lacune in matematica, il professore ci chiamava tutti i giorni alla lavagna per risolvere le “espressioni” e potete immaginare quanto ne ero terrorizzata al pensiero di sbagliare e avere un rimprovero, soprattutto davanti ai miei compagni di classe. Dopo tutto mi è andata sempre bene i miei voti finali erano tra sufficiente e buono.
Entrata alle scuole superiori il primo anno è stato duro, nei compiti in classe i voti erano sempre bassi fino a quando i miei genitori hanno deciso di portarmi da una professoressa vicino casa per avere ripetizioni di matematica. Ricordo questa donna molto valida che in poche settimane di chiarimenti , esercizi e tanto impegno sono riuscita a vedere sul mio compito “8”.
Dal quel giorno il mio rapporto con la matematica è cambiato, sono giunta ad essere nel gruppetto delle prime della classe e mi tornano solo bei ricordi di quegli anni.